• Mare monstrum

    Società

    Il ministro dell'Interno Roberto Maroni riferisce alla Camera e al Senato della gestione degli immigrati provenienti dal Nord Africa e sbarcati a Lampedusa e del naufragio degli immigrati a largo dell'isola, in acque maltesi. Trecento migranti, la gran parte eritrei e somali, caduti in mare, mentre venivano soccorsi da alcune unità della guardia costiera a circa 39 miglia da Lampedusa, in acque maltesi. I superstiti raccontano: "Con noi molte donne e bambini". E l'ondata di sbarchi non accenna a diminuire. Di questa emergenza, del tragico naufragio e degli accordi annunciati dal governo con la Tunisia hanno parlato ad Agorà Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carmelo Briguglio, deputato di Fli, Dario Galli (Ln), presidente Provincia di Varese, Michele Emiliano (Pd), sindaco di Bari, e i giornalisti Pietrangelo Buttafuoco e Giovanni Maria Bellu. Gli ospiti hanno discusso dei trasferimenti, ponti aerei e navi che cercano di portare gli immigrati nei vari centri allestiti in Italia. Ma soprattutto del difficile rapporto con la Francia che annuncia di esaminare la conformità al trattato di Schengen del visto temporaneo che l'Italia rilascerà ai migranti, per verificarne l'aderenza ai principi europei che regolano la libera circolazione delle persone in Europa. E diffonde una circolare in cui fissa precisi paletti per gli immigrati provenienti da stati membri di Schengen. Le tensioni quindi sembrano crescere. Mentre nel governo è sempre più la Lega a fare da protagonista politica nella gestione di tutta la vicenda. Un alibi o una debolezza per Berlusconi?

    • Durata01:10:23
    • Pubblicato il07/04/2011
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  • Talk 06/04/11

    Società

    • Durata01:08:40
    • Pubblicato il06/04/2011
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  • Piazza pulita?

    Società

    Sarà la mobilitazione delle opposizioni nelle piazze a far cadere Berlusconi. Se lo sono domandati questa mattina ad Agorà Pina Picierno, deputato Pd. Sarah Giudice, la consigliera circoscrizionale del Pdl di Milano cacciata dal partito per aver raccolto firme contro la presenza in Regione di Nicole Minetti, Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord, Luciano Sardelli, capogruppo di Iniziativa responsabile a Montecitorio, Salvatore Tramontano, vicedirettore del Giornale e Filippo di Robilant, del movimento di Libertà e giustizia. Un dibattito molto acceso con Tramontano che ha preso di punta Sarah Giudice e Borghezio in continuo battibecco con la Picierno. Il dibattito ha affrontato anche l’ipotesi di discesa in campo politico da parte di Luca Montezemolo, così commentata dalla Picierno: “Contesto l’atteggiamento di indecisione di Montezemolo, ‘'entro o non entro in politica?’. Non mi convince troppo chi scende in politica per convenienza. Mi ricorda quello che ha fatto Berlusconi”. Nel corso della discussione la Giudice ha confermato la sua candidatura a Milano per le amministrative con una lista civica del terzo polo. “Nel Pdl – ha detto - non è stato possibile costruire un confronto in cui si parlava di giovani e di meritocrazia, anche perché in quel partito va avanti il modello Minetti. La mia scelta è fatta con il cuore”. Sardelli ha invece parlato così della richiesta di posti al governo da parte del suo gruppo: “Io rivendico alla politica il diritto di responsabilità e anche le poltrone. Se fai politica lo fai perché vuoi arrivare a un ruolo di governo”. Borghezio ha invece puntato sull’emergenza immigrati: “Delle serate di Berlusconi ‘non me ne po' fregà di meno’. Mi preoccupa - ha detto - che l’Europa se ne freghi di noi e della nostra situazione di emergenza. L’Europa è ipocrita. Parla sempre degli extracomunitari, ma non ne vuole prendere uno”.

    • Durata01:18:28
    • Pubblicato il05/04/2011
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  • La passione di Silvio

    Società

    Il governo allestisce i campi per ospitare gli immigrati, ma questi a centinaia fuggono. Lasciano il “Villaggio” allestito a Mineo, nel catanese e il campo di raccolta pugliese di Manduria, dove ci sono stati scontri con le forze dell’ordine. La situazione rischia di degenerare e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con il ministro dell'Interno Roberto Maroni, va a Tunisi perché non viene rispettato l’accordo con l’Italia sull’immigrazione, si scaglia contro l'opposizione, colpevole di seminare odio nei suoi confronti: "Occorrono nervi saldi". E garantisce: "Stasera sull'isola rimarranno in 2.500". E mentre continuano gli sbarchi, ieri alcuni minori hanno appiccato un incendio in una struttura della Caritas dove erano alloggiati. Le operazioni per l'imbarco dei migranti proseguono, dovrebbero essere 3mila i nordafricani imbarcati sui traghetti Excelsior, Catania e Clodia. Tra le soluzioni quella proposta dal ministro degli esteri Franco Frattini che considera il rimpatrio forzato come estrema ratio. Ma è una soluzione praticabile? Di questo hanno discusso ad Agorà i giornalisti Luigi Amicone, Marco Damilano, Marco Lillo, Antonio Macaluso, Marco Taradash. Gli ospiti hanno commentato anche la situazione della maggioranza, che sembra sempre più in difficoltà e la settimana di processi che riguardano il premier, tra cui quello sul caso Ruby. Una delle domande è: si riaffaccia l’ipotesi elezioni?

    • Durata00:48:28
    • Pubblicato il04/04/2011
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  • Camera con rissa

    Società

    Il clima da rissa permanente non giova al paese, stanco di una paralisi esasperante. Per questo Napolitano convoca le forze politiche e le invita ad abbassare i toni. Ne parlano ad Agorà: Maurizio Gasparri (Pdl), Paolo Gentiloni (Pd), Flavia Perina (Fli), i giornalisti Antonello Caporale e Arturo Diaconale, Davide Boni (Lega nord). E se per Gasparri il problema è che “c’è un uso politico della giustizia” e una strumentalizzazione della protesta da parte delle opposizioni che “aizzano la gente” contro il governo, Gentiloni chiede di smetterla di “teorizzare la correttezza di normative ad personam” e di ricominciare a lavorare, visto che “la Camera non riesce più ad approvare nessun provvedimento serio”.

    • Durata01:11:26
    • Pubblicato il01/04/2011
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  • Pasticcio Romano

    Società

    Il titolo di questa mattina di Agorà era un richiamo scherzoso alle polemiche della nomina a ministro di Francesco Saverio Romano. E non sarebbe finita così visto che Berlusconi promette ai “'Responsabili” anche altri posti vacanti nella squadra di Palazzo Chigi e si parla di 18 nuovi sottosegretari. Ma Berlusconi è sotto ricatto? E’ disposto a tutto per garantirsi “Quota 330”, overo una maggioranza solida alla Camera? A parlarne con Andrea Vianello in questa puntata ci sono Antonio Leone (Pdl) vicepresidente della Camera, Domenico Scilipoti deputato di Mrn del gruppo dei responsabili, Pancho Pardi senatore Idv, Fabio Granata deputato Fli, i giornalisti Paolo Liguori e Saverio Lodato, giornalista esperto i mafia. Tra i contributi al dibattito come sempre vivace un “fuori onda” di Francesco Pionati e dei Reponsabili e di Alleanza di Centro per la Libertà ad Exit dove tra l’altro dice: “Io non mi faccio rappresentare da Romano perché se vado al Nord con Romano sul palco non faccio altro che raccogliere ortaggi. Noi abbiamo un’immagine pulita, di gente perbene, i siciliani sono siciliani, là fanno il bello e il cattivo tempo ma fuori sono poco spendibili”.

    • Durata01:06:44
    • Pubblicato il25/03/2011
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  • Amici miei

    Società

    Ancora la Libia al centro del dibattito politico ad Agorà questa mattina. La domanda era quanto sia credibile la politica estera dell’Italia, che si è basata negli ultimi anni prevalentemente sui rapporti personali di Berlusconi con altri leader mondiali. Il tutto costellato da gaffes memorabili (dal “mister Obama” al cucu’ al baciamano a Gheddafi) che sono state ricordate in un servizio. Vianello ha messo a confronto sull’argomento Magdi Cristiano Allam, eurodeputato di “Io amo l’Italia”, Beatrice Lorenzin deputata Pdl, Giorgio Tonini, senatore Pd, Gianni Barbacetto del Fatto Quotidiano, Carlo Panella giornalista Mediaset e Vittorio Agnoletto del movimento pacifista. Il confronto è stato molto acceso e si è spostato anche sull’opportunità dell’intervento militare in Libia, su coloro che avevano appoggiato a spada tratta le guerre in Afghanistan e in Iraq e oggi osteggiano quellla a Gheddafi e sull’importanza del “fattore petrolio”.

    • Durata01:08:31
    • Pubblicato il24/03/2011
    gd
  • Vinceremo!

    Società

    “Vinceremo!”. Lo ha proclamato Gheddafi ieri notte ai suoi fedeli parlando dal bunker di Tripoli. E degli sviluppi dell’attacco della coalizione alla Libia si parla in questa puntata con i massacri di civili sotto le bombe dei fedeli al raìs, le polemiche ancora vive sul comando militare dell’operazione, il ruolo ancora non chiaro della Nato e il rischio di emergenza profughi. Ospiti di Andrea Vianello: Michele Scandroglio, deputato del Pdl, Ramon Mantovani, della segreteria di Rifondazione Comunista, Andrea Sarubbi, deputato del Pd, Matteo Salvini, europarlamentare della Lega Nord, Umberto De Giovannangeli, giornalista da l’Unità e Stefano Silvestri, presidente dell’Istituto Affari Internazionali. Da Lampedusa Pasquale Filippone ha seguito l’inizio delle operazioni di evacuazione degli immigrati in cui è impegnatala nave San Marco della Marina Militare mentre dalla Libia l’inviata del Gr Rai, Carmela Giglio, ha raccontato gli ultimi sviluppi della battaglia nei pressi di Bengasi. Dibattito acceso, con molte critiche alla politica del governo da parte di Mantovani, Sarubbi e De Giovannangeli ma accese le polemiche anche nell’opposizione sulla natura e l’opportunità dell’azione militare. Dal moviolone di Antonio Sofi contributi al dibattito con immagini del video di Gheddafi e delle bombe che massacrano i civili nella città di Misurata oltre ad un Giuliano Ferrara che denuncia che “le guerre umanitarie non esistono, sono una maschera ideologica, un’invenzione ipocrita dei nostri tempi” e a un Diego “Zoro” Bianchi a Lampedusa che intervista i cittadini sulla presenza di migranti.

    • Durata01:19:27
    • Pubblicato il23/03/2011
    gd
  • Separati in guerra

    Società

    L’attacco alla Libia della coalizione dei volonterosi, l’allungo della Francia e i passi indietro dell’Italia. Una guerra che scorre tra le polemiche. E’ giusto passare il comando alla Nato oppure no? L’Italia rischia di perdere i rapporti commerciali con la Libia a vantaggio dei francesi? Ed è davvero allarme invasione immigrati? Di questo si è discusso in questa puntata di Agorà. Ospiti di Andrea Vianello erano Roberta Pinotti, senatrice del Pd e della Commissione Difesa, Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord, Osvaldo Napoli, deputato del Pdl, Marco Rizzo dei Comunisti-sinistra popolare, Gian Andrea Gaiani, esperto di politica e analisi militare e direttore della rivista Analisi difesa e il corrispondente dall’Italia del quotidiano francese Liberation, Eric Jozsef. Polemiche molto accese anche in studio con Pinotti e Rizzo che attaccavano l’operato del governo (difeso a spada tratta da Napoli) ma polemizzavano tra di loro sul sì o no all’attacco a Ghedddafi e Borghezio che difendeva i pesanti distinguo della Lega che non ha votato l’intervento militare italiano. L’inviato di Agorà Pasquale Filippone era collegato da Pantelleria con due ospiti importanti, Laura Boldrini, alto commissario dell’Onu per i rifugiati e il sindaco dell’isola BernardinoDe Rubeis. Il sindaco ha denunciato che l’isola è “al collasso, non riusciamo più a garantire ordine pubblico, sicurezza, igiene. Lampedusa deve essere svuotata”. Il sindaco De Rubeis si è augurato che “i presidenti regionali si assumano l’impegno di accogliere per ogni regione almeno 250 immigrati”. Vianello si è anche collegato in diretta con l’inviata del giornale radio Rai, Carmela Giglio, che si trova a Bengasi.

    • Durata01:11:33
    • Pubblicato il22/03/2011
    gd
  • Il federale

    Società

    Il federalismo municipale approvato dalla maggioranza porterà benefici ai cittadini o nuove tasse? Ne hanno discusso questa mattina ad Agorà Carolina Lussana, parlamentare della Lega Nord, Piero Fassino, deputato del Pd e candidato sindaco a Torino, Fabio Granata, deputato di Futuro e libertà, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni (Pdl) e i giornalisti Antonella Rampino della Stampa e Lanfranco Pace del Foglio. Il tema è stato introdotto su un divertente filmato da “Celtica Tv” su una festa in costume presentata come i festeggiamenti dei leghisti per l’obiettivo raggiunto. Vivace la polemica tra i rappresentanti dell’opposizione che accusavano la Lega di incassare un pessimo federalismo in cambio dell’appoggio a Berlusconi sulle leggi ad personam e la Lussana che difendeva con forza le sue posizioni (è stato trasmesso il video dell’intervento di Bersani alla Camera che dice alla Lega: “… Se volete reggete il moccolo al miliardario, se volete mettere il carroccio al servizio dell’imperatore non trovate scuse nel federalismo…”. Formigoni ha poi dovuto difendersi dalle critiche per aver istituito una “festa lombarda” voluta dal carroccio in cambio dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia. Discussione accesa anche sulla manifestazione “trasversale” convocato il 12 marzo in difesa della Costituzione molto criticata da Pace, Lussana e Formigoni e invece difesa dagli altri ospiti.

    • Durata01:11:48
    • Pubblicato il03/03/2011
    gd
  • Par conduco, par conflitto

    Società

    Un titolo ironico per parlare della proposta del deputato del Pdl Butti di far condurre a settimane alterne i talk politici della Rai da conduttori di opposta estrazione politica. Ironia, rappresentata anche da un montaggio di Antonio Sofi con Anno Zero condotto da Santoro e Ferrara, Ballaro’ da Floris e Sgarbi e Agorà da Vianello e il famoso “Dentone” di Alberto Sordi. Ma la proposta c’è davvero e su questo si è aperto il dibattito di questa mattina ad Agorà che ha visto confrontarsi i deputati Enrico La Loggia del Pdl,, Paolo Gentiloni del Pd, Pancho Pardi dell’Idv, Igor Iezzi della Lega Nord, il segretario della Destra Francesco Storace e il sondaggista Luigi Crespi che cura il blog Clandestinoweb. Numerosi gli inserti di dichiarazioni di Berlusconi commentate dagli ospiti e naturalmente non è mancata una accesa discussione sul caso Ruby e sulla richiesta del Pdl alla Camera di sollevare il conflitto di competenza sul processo in arrivo a Milano per il premier. Alla fino Crespi ha illustrato i dati del suo ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani, che dopo anni vedrebbero in vantaggio in centrosinistra e sulla popolarità del Cavaliere, scesa in un anno dal 60 al 30 per cento dei consensi.

    • Durata01:15:07
    • Pubblicato il02/03/2011
    gd
  • “Colle” mani legate

    Società

    Quanto lavorano i parlamentari italiani? Poco secondo quanto hanno rilevato i ricercatori del progetto Depp (Democrazia elettronica e partecipazione pubblica) e dell’associazione Openpolis. I nostri deputati e senatori sono molto assenteisti ed hanno un tasso di produttività (iniziative di legge, emendamenti, proposte concretizzate) veramente scarso. Ne hanno parlato in studio oggi ad Agorà Beatrice Lorenzin, deputata Pdl, Andrea Orlando, responsabile giustizia e deputato Pd, Marco Lillo incato del Fatto Quotidiano, Salvatopre Tramontano, vicedirettore del Giornale e Vittorio Alvino, fondatore e presidente del progetto Depp e di Openpolis e Sofia Ventura, professore di Scienza politica e comparata all’Università di Bologna. Sconsolante il servizio di Rosa Melucci che cercando un commento dei deputati ai dati della ricerca ha trovato Montecitorio praticamente deserta. Il dibattito è partito dall’attacco di Berlusconi al Quirinale che bloccherebbe il suo lavoro.

    • Durata01:14:58
    • Pubblicato il01/03/2011
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