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MIA - Tulipani di Seta Nera

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    TITOLO

    Mia

    DURATA

    6’27’’

    DATA DI REALIZZAZIONE

    2018

    REGIA

    Mario Spinocchio

    ETÀ

    49

    GENERE

    Drammatico

    PRODUZIONE

    PROFESSIONAL FRAME

    PRODUTTORE

    Indipendente

    NAZIONALITÀ PRODUTTORE

    Italiana

    OPERA PRIMA

    No

    LINGUA ORIGINALE

    Italiano

    COLORE

    Colori

    SEZIONE FESTIVAL

    Generica sulla diversità

    SCENEGGIATURA

    Cinzia Scaglione

    SOGGETTO

    Cinzia Scaglione

    E-MAIL

     

    TELEFONO

     

     

    CAST ARTISTICO

    Nome e Cognome

     

    1. CINZIA SCAGLIONE
    2. SALVO SAVERIO D'ANGELO

    Ruolo

     

    1. Protagonista: Mia
    2. Paolo, compagno di Mia

     

    CAST TECNICO

    Nome e Cognome

     

    1. Cinzia Scaglione
    2. Cristiano Carbonari
    3. Cinzia Scaglione e Andrea Pallini
    4. Riccardo La Stella
    5. Max Garrubba
    6. PROFESSIONAL FRAME SRL
    7. ART'S TOUCH

    Ruolo

     

    1. Soggetto e Sceneggiatura
    2. Operatore e DOP
    3. Montaggio di
    4. Presa diretta
    5. Musiche di
    6. Produzione
    7. Con il Patrocinio di

    SINOSSI

    Mia è una donna innamorata incapace di “vedere”, “ascoltare”. Vittima di violenze da parte del compagno. Percossa e segregata. “Mia” è un viaggio all'inferno. Un'anima da salvare. Una consapevolezza latente: “svegliarsi”. Prima che sia troppo tardi. In questo caso la "diversità" trattata è quella femminile, Una delle principali cause della violenza di genere deriva dal perdurare di un modello socio-culturale patriarcale che vuole la donna al servizio dell’uomo, se non una proprietà.

     

    NOTE

    In questo caso la "diversità" trattata è quella femminile, così come percepita attraverso la mentalità maschilista.

    L'uccisione della donna in quanto donna rappresenta il risultato tragico e devastante di una serie di atteggiamenti psicologici, culturali e sociali: non è quasi mai un fatto isolato, un gesto improvviso, un raptus. Dal punto di vista sociale, nonostante i numerosi e importanti cambiamenti avvenuti con il movimento di emancipazione femminile, una delle principali cause della violenza di genere deriva dal perdurare di un modello socio-culturale patriarcale che vuole la donna al servizio dell’uomo, quando non una proprietà a tutti gli effetti. In un contesto di questo tipo, l’espressione dell’autonomia di pensiero e di azione della donna può venire avvertita come minaccia alla virilità e al diritto di potere dell’uomo.

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